Il legame tra don Antonio e il ragionier Roberto

Rampe ai monti - Napoli

Accompagno spesso il signor Antonio, detto ‘O Criaturo, lui che di anni ne ha 86, ben portati se non fosse per quel suo strano modo di camminare che gli ha dato proprio quel soprannome nel lontano ’44, durante uno dei duri bombardamenti una scheggia gli lesionò un tendine, rendendolo claudicante per tutta la vita.

Per tutti divenne ‘O Criaturo, vittima inconsapevole di quella strana guerra. Lui uno dei tanti scugnizzi di Napoli che impavido, agile e coraggioso, faceva da “spola” tra le retrovie e la prima linea composta da quelle donne e quegli uomini che ci hanno resi liberi e onorati in tutto il mondo, prima città d’Europa a ribellarsi dall’occupazione nazi-fascista.

‘O Criaturo, appunto, ancora oggi così lo chiamano tutti nel quartiere, non si è mai fermato, esegue i precisi ordini impartiti da sua moglie Luisa, facendo da “spola” tutti giorni a mezzogiorno in punto tra Piazzetta Olivella e Salita Sant’Antonio ai Monti fino a proseguire più su verso i Gradini ai Monti, dove da anni vi abita la figlia Elena con il marito Armando, marinaio, spesso lontano da casa e i loro tre figli.

Lungo il percorso appena inizia quella pesante rampa, molto più su, al civico 30 sui Gradini ai Monti, vi abita il ragioniere Roberto Russo che di anni ne ha ’90.

Un legame forte quello di don Antonio e del ragionier Roberto, iniziato nel rifugio di Via Tribunali, quella stessa bomba che lesionò a vita un tendine ad Antonio, ridusse su una carrozzina il piccolo Roberto. Fu da allora che i due legati da quello strano destino sono rimasti legati in modo indissolubile.

Da alcuni anni il signor Roberto è vedovo, ma i due non hanno mai cambiato abitudini, ancora oggi la signora Luisa, prepara ogni giorno quel suo buon pasto, per i suoi nipotini e per quell’amico di sempre, che solerzia don Antonio consegna ad entrambi.

Ed è così che da anni e per anni, vedi ‘O Criaturo tutti i giorni, con quel suo caratteristico modo di camminare, portare quel buon cibo, perché qui in questa città, ci sono strade, storie e ricorrenze che non finiscono mai, storie che si tramandano, per generazioni rendendo unica la storia di ognuno di noi.

Storie verosimili della città di #Napoli n. 37: Il legame tra don Antonio e il ragionier Roberto

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