L’incredibile Capodanno a Napoli del 2014 e l’animo partenopeo di Francesca e Max

Piazza del Plebiscito Napoli

Il Capodanno a Napoli vuol dire soprattutto Piazza del Plebiscito, è l’evento simbolo della città, non c’è’ napoletano che non abbia almeno una volta trascorso la notte del 31 dicembre in Piazza del Plebiscito in compagnia di 20.000 persone.

Ogni Capodanno organizzato in piazza ha una sua storia, ma quella del 31 dicembre del 2013 va raccontata, testimonia tutto l’ingegno, l’astuzia e la professionalità di noi napoletani.

Pochi conoscono la complessa macchina organizzativa che rende magico l’evento a cavallo del vecchio e nuovo anno, ma di tutti i capodanno organizzati tra il 2011 al 2022, quello sicuramente più incredibile fu quello del 2014.

Ricordo i giorni frenetici del novembre 2013, da pochi mesi gli ispettori del Ministero dell’Interno erano andati via da palazzo San Giacomo, per giorni avevano setacciato i conti del Comune di Napoli, alla ricerca di qualche euro dimenticato, alla fine non ne trovarono, anzi certificando un debito vicino ai 3 miliardi di euro.

Mesi drammatici, dove la città di Napoli scoprì all’improvviso quel debito, forse tenuto nascosto troppo a lungo, quel debito così mostruoso tale che la Corte dei Conti ancora oggi tiene bloccata ogni spesa.

Tra le tante spese bloccate vi fu anche quella dei festeggiamenti di Capodanno e fu così che per la prima volta “il capodanno in piazza” era seriamente a rischio.

Ci furono riunioni, incontri, alla fine fu deciso che comunque il capodanno in piazza andava organizzato, i cittadini non potevano subire anche questo triste evento.

Fu così che tra i tanti eroi di quel capodanno, organizzato tra volontari e straordinari limitati, accettarono l’arduo compito di “condurre la serata” due veri e propri eroi Francesca Scognamiglio e Max Giannini.

I due li conoscevo a quei tempi solo di nome. La prima, giornalista storica di alcune tv locali decise di partecipare pur senza un compenso, così come Max Giannini uno dei volti storici di una delle radio più famose della città di Napoli, KissKiss, oggi diventata radio nazionale.

Ebbene, incontrai questi due “eroi” pochi giorni prima del fatidico 31 Dicembre 2013, dove la certezza di non avere un palco in piazza del Plebiscito e cantanti da poter ingaggiare era ormai cosa certa.

Ma Napoli è una città dalle mille risorse, dove l’arte di arrangiarsi raggiunse il culmine quel capodanno del 2014 grazie ad un maxischermo dimenticato per anni sotto piazza del Plebiscito, di Francesca e di Max.

Quanto avvenne quel dicembre del 2014 testimonia quanto la professionalità e l’essere napoletano nell’animo può davvero fare la differenza.

Il programma della lunga serata che iniziava alle 22.00 da Piazza del Plebiscito e finiva all’1.30 del 1 gennaio 2014, prevedeva come unico evento la proiezione sul maxischermo di una decina di video di artisti napoletani che in pochi minuti auguravano buon anno alla città.

Ecco fu subito evidente che Francesca e Max avevano l’arduo compito di dover intrattenere circa 20.000 spettatori, a tanto ammonta il numero dei napoletani e dei turisti che si riversano in piazza ad ogni capodanno, senza alcun palco ne tanto meno eventi da presentare.

Il loro compito era quello di intrattenere per oltre 3 ore, ben 20.000 persone in piazza, senza aver nulla da presentare realmente, se non una decina di minuti in video da lanciare.

Mentre il compito dei tanti addetti che il 31 dicembre sera lavorano per la città, era quello di sollevare quel maxischermo interrato e mai utilizzato fin dal 2007.

Ecco ricordo la nostra tensione, il rischio di una piazza piena senza contenuti, senza un palco, senza un cantante.

Non ho avuto altre occasioni per incontrare Francesca e Max, ma i due da veri napoletani iniziarono ad inanellare una sequenza incredibile di storie, racconti, ringraziamenti, alternando i pochi video, comprendo incredibilmente le 3 ore, mandando il pubblico in visibilio.

In nessun’altra parte del mondo si sarebbe potuto ottenere questo miracolo e quella sera Francesca e Max hanno impersonato tutto il meglio della nostra città, quando penso a quella sera e a quei due eroi lanciati in quella piazza, comprendo che Napoli, se vuole, può raggiungere qualunque obiettivo.

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Storie vere della città di Napoli n.53: L’incredibile Capodanno a Napoli del 2014 e l’animo partenopeo di Francesca e Max

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